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A cura di Stefania Melito

Introduzione

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921 scalini alti e ripidissimi che collegano Capri ad Anacapri. Un percorso quasi in verticale, tortuoso, tra scorci mozzafiato e boschi, da cui si gode un panorama meraviglioso. Può sembrare una descrizione di un luogo da fiaba, invece è un’antica via di comunicazione. La cosiddetta Scala Fenicia oggi è un percorso turistico fra la Capri glamour e Villa San Michele, ma un tempo questi quasi due km di scale erano l’unico collegamento fra Marina Grande (il porto di Capri) e Anacapri: un percorso compiuto quasi quotidianamente dalle donne anacapresi, che scendevano al mercato per acquistare generi di prima necessità o per attingere acqua alla sorgente di Truglio, e risalivano con pesanti vasi mantenuti in equilibrio sulla testa. Stesso percorso doveva essere compiuto da chiunque volesse trasportare delle merci dal porto fin su o viceversa, da coloro che consegnavano la posta, o dai facchini che faticosamente trasportavano i bauli dei viaggiatori.

Fig. 1: scorcio della scala fenicia

La sorgente del Truglio

La cosiddetta sorgente del Truglio deve il suo nome ad un’antica villa romana ove tale sorgente zampilla, ed è situata nella parte bassa dell’isola, nelle vicinanze del mare e di una piccola spiaggia dove oggi i pescatori tirano in secca le barche. E’ una delle quattro sorgenti d’acqua dolce dell’isola, ed ha una storia curiosa. In una pubblicazione del 1834 si racconta come nel corso di uno scavo nei pressi della sorgente venissero alla luce dei resti di alcune camere che sicuramente facevano parte di un edificio più grande: pulendo dalla terra queste camere emersero dei pavimenti con mosaici in buono stato di conservazione, e addirittura delle lastre di marmo giallo e verde che ornavano le pareti, e che furono poi trasportate a Napoli. Dallo stesso luogo emersero cinque meravigliose statue di marmo, tutte acefale, di cui una raffigurante l’imperatore Tiberio e una colonna di marmo giallo. Due delle statue furono inviate a Napoli al “real museo”, una fu venduta dal proprietario del campo a un inglese e due furono lasciate sottoterra. In seguito il proprietario interruppe lo scavo e vi piantò sopra delle vigne. (Richerche topografiche ed archeologiche sull’isola di Capri da servire di guida ai viaggiatori, R. Mangoni, Napoli 1834)

Il percorso della scala fenicia

Venne chiamata erroneamente “scala fenicia” in quanto si credeva che l’isola fosse stata colonizzata dai Fenici, ma in realtà è una scala costruita dai Greci in una maniera tipica, ossia scavando i gradini a vivo nella roccia con una specifica tecnica. Fino al 1877, anno in cui fu costruita la strada carrozzabile, rimase l’unico modo per accedere ad Anacapri. Da Marina Grande, dove un tempo sorgeva la villa di Augusto, la scala comincia dolcemente a inerpicarsi su per poi diventare più ripida, e lungo il tragitto vi sono alcune testimonianze artistiche molto particolari: innanzi tutto vi è la chiesa di San Costanzo, a croce greca, che sorge su una chiesa più antica e che conserva al suo interno le spoglie del patrono di Capri, custodite in un reliquiario d’argento, che viene portato in processione ogni 14 maggio. Delle dodici colonne presenti al suo interno, quattro reggono la cupola centrale, e quelle quattro colonne in marmo giallo provenivano dalla villa di Augusto; solo in seguito furono sostituite con colonne meno preziose.

Salendo lungo il sentiero è possibile, inoltre, ammirare delle croci intagliate nella pietra, che furono scolpite dai monaci (o secondo alcuni dai vescovi di Capri) come “protezione” divina per i passanti, affinché i massi che si staccavano spesso dal costone roccioso soprastante non li colpissero. Si incontrano inoltre altre due chiesette: la prima è la cappella di Sant’Antonio, patrono di Anacapri, altresì detta la chiesa dei marinai perché qui le donne anacapresi si riunivano per pregare il santo affinché proteggesse i marinai e i mariti in mare. Un fuoco, perennemente acceso dinanzi ad essa, fungeva inoltre da faro, in maniera tale da far orientare gli uomini che tornavano al porto.

La seconda è la cappella di San Michele, attigua alla cosiddetta “Porta della differenza”, che segna il confine fra Capri e Anacapri e la fine della Scala.

1,7 km letteralmente sospesi fra cielo e mare.

https://www.capri.it/it/c/capri-online/i/SJ9FQ

https://web.archive.org/web/20160404005613/http://www.comunedianacapri.it/it/s/la-scala-fenicia

https://www.ioviaggio.it/la-scala-fenicia-a-capri

https://www.capri.it/it/e/la-scala-fenicia-2

La scala nella roccia

https://www.fotoeweb.it/sorrentina/Foto/Capri/Scala_Fenicia.htm

https://www.paesionline.it/italia/foto-immagini-anacapri/2464878_scala_fenicia

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