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A cura di Stefania Melito

Introduzione

Situato a Lauro, provincia di Avellino, su uno sperone roccioso chiamato “primo sasso di Lauro” che domina la vallata, il Castello Lancellotti balza agli occhi immediatamente per due ragioni: innanzi tutto per la sua imponenza, e poi per l’ecletticità della sua struttura.

È una costruzione sorta sulle rovine di una precedente struttura di epoca romana, e la sua particolarità consiste nella perfetta coesistenza di vari ordini e stili, senza per questo perdere di armonia e bellezza.

Figura 1: http://www.avellinotoday.it/eventi/storie-inverno-castello-lancellotti.html.

La struttura originaria del castello risale al 976, quando si parla di un certo Raimundo signore del “Castel Lauri”, anche se non si capisce bene dalla denominazione se quel “Lauri” si riferisca al castello o al comune. Quello che è certo è che in quel tempo la precedente struttura non esisteva più.

Il maniero nel tempo ha cambiato vari proprietari, come i principi del principato di Salerno o i Sanseverino, conti di Caserta, nel periodo normanno. Si hanno notizie più certe su di esso nel 1277, quando viene incluso dalla cancelleria angioina nelle proprietà di Margherita de Toucy, cugina di Carlo I d’Angiò. L’anno dopo diventa proprietà dei Del Balzo, famiglia di origini provenzali ma presente ad Avellino, che acquisirono tutta la contea. Costoro, in particolare, erano proprietari di ben trecento castelli in un’area compresa fra Salerno e Taranto, e potevano viaggiare fra queste due località senza mai lasciare i propri domini. (http://www.nobili-napoletani.it/del_Balzo.htm) Successivamente ai Del Balzo vi furono gli Orsini, conti di Nola, nel periodo aragonese, i Pignatelli e i Lancellotti, che ne acquisirono la proprietà nel 1632 da Camillo II Pignatelli e che sono gli attuali proprietari. La storia del castello subì una brusca interruzione la notte del 30 aprile 1799, quando fu dato alle fiamme dalle truppe francesi intervenute a sedare una rivolta giacobina. Una prima parte fu ricostruita nel 1870-1872 ad opera del principe Filippo Lancellotti, mentre i lavori terminarono definitivamente intorno al ‘900.

Figura 2: https://www.vesuviolive.it/cultura-napoletana/170104-castello-lancellotti-lauro-av-le-residenze-storiche-piu-visitate-della-campania/

Il maniero presenta elementi in stile gotico, rinascimentale, barocco, monumenti di epoca romana e un giardino all’italiana, fusi insieme in un complesso armonioso. A circondare la struttura vi sono le mura merlate, su cui sono poste diverse porte di accesso, fra cui spicca il portale rinascimentale a bugnato.

Figura 3: <a href=”https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g1079030-d2422076-i255138824-Castello_Lancellotti-Lauro_Province_of_Avellino_Campania.html#255138824″><img alt=”” src=”https://media-cdn.tripadvisor.com/media/photo-s/0f/35/1c/08/il-portone-di-accesso.jpg”/></a><br/>

A colpire lo sguardo è l’imponenza delle torri quadrangolari, in particolare quella della Torre principale che supera i sedici metri di altezza e che svolgeva la funzione di primo luogo di difesa in caso di attacco. Dalle porte si accede alla corte interna, formata da elementi di epoca romana. In essa si trovano la cappella, il chiostrino interno e la biblioteca, che può annoverare più di mille volumi. Fra i libri più preziosi vi sono opere di Cicerone, Tacito, Seneca, Dante, Manzoni, e i libri mastri della famiglia.

Figura 4: https://grandecampania.it/castello-lancellotti/. La corte interna.
Figura 5: https://rosmarinonews.it/wp-content/uploads/2019/10/Castello-Lauro-giardino.jpg. Particolare fontana

Dalla biblioteca, tramite il chiostrino interno a cinque colonne, che richiama quello di un monastero, si accede alla Cappella privata, con il soffitto a capriate lignee, in cui coesistono diversi stili. Si va dall’affresco del Pantocratore assiso sul globo nel catino absidale, tipico dell’età normanna, a una distribuzione delle colonne tipiche di una basilica paleocristiana, ma sormontate da una balaustra di stampo rinascimentale.

Molti gli ambienti visitabili e che fanno parte dell’area abitata, mentre altri ambienti sono stati adibiti a Museo storico. Tra le stanze più caratteristiche ci sono sicuramente le Scuderie, in cui sono esposte carrozze del XVIII e del XIX secolo insieme ad un cavallo in legno e finimenti originali.

Figura 8: http://www.orticalab.it/Castello-Lancellotti-di-Lauro. Scuderie

Ambiente imponente per decorazioni e dimensioni è la cosiddetta Sala d’Armi: vi si accede da due porte che uniscono visivamente e raccordano i vari ambienti, grazie alla decorazione a boiserie sulla zoccolatura delle sale, sempre uguale. Sotto il soffitto cassettonato corre una fascia ricoperta da “quadri” con paesaggi e gli stemmi delle varie casate proprietarie del castello, con cartigli vari. Grandi affreschi posti in maniera speculare e varie picche ed alabarde esposte completano il quadro di questa elegante, ma molto funzionale, sala in cui il lusso e i richiami guerreschi convivono perfettamente. Ad una delle pareti vi è anche un affresco che raffigura il grande incendio che distrusse il castello nel 1799.

Figura 9: https://rosmarinonews.it/wp-content/uploads/2019/10/Castello-Lauro-Sala-d-Armi.jpg. Sala d’armi

Altro ambiente molto imponente è la Sala da Pranzo, che mostra uno splendido soffitto cassettonato con stelle sulle travi. La decorazione alle pareti, caratterizzate da un parato giallo e rosso che si conclude con delle nappine sulla boiserie, riprende idealmente i drappeggi dei tendaggi, mentre una terrazza in trompe l’oeil che corre lungo tutto il bordo del soffitto “apre” otticamente la sala, dandole luce e aria. Uno scenografico camino sormontato da una figura femminile in finto marmo, probabilmente una rappresentazione della Prosperità, completa la stanza.

Figura 10: https://rosmarinonews.it/wp-content/uploads/2019/10/Castello-Lauro-Sala.jpg. Sala da pranzo

A completare l’elenco degli ambienti vi sono il Salone Rosso, che conserva oggetti farmaceutici di origine siriana, la Sala del Biliardo, la camera da letto e la Stanza del Cardinale, che ancora sono parzialmente arredati con oggetti e mobilio d’epoca.

Dalle Sale si accede al grande terrazzo panoramico, che offre una meravigliosa vista sul Vallo di Lauro.

 

SITOGRAFIA

In viaggio con Roberto. Il Castello Lancellotti di Lauro

https://www.ecampania.it/avellino/cultura/castello-lancellotti-lauro-galleria-fotografica

https://www.vesuviolive.it/cultura-napoletana/170104-castello-lancellotti-lauro-av-le-residenze-storiche-piu-visitate-della-campania/

http://www.castellidirpinia.com/lauro_it.html

https://www.italiaparchi.it/castelli-e-ville/castello-lancellotti.aspx

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