3.3
(3)
A cura di Valentina Fantoni

 

La riapertura di Palazzo Albergati a Bologna riprende con una mostra dedicata al pittore ferrarese Giovanni Boldini, dal titolo “Giovanni Boldini, lo sguardo nell’anima”, in occasione del novantesimo anniversario della sua morte (Parigi 1981).

Il sottotitolo della mostra, come spiega Tiziano Panconi, curatore della mostra e massimo conoscitore e studioso di Boldini, vuole riscattare e svecchiare la ritrattistica del pittore: nell’immaginario comune la sua produzione artistica è sempre stata accostata a immagini di belle donne, eleganti e ben vestite, ma nei suoi ritratti c’è molto di più di una semplice ed effimera bellezza. Boldini era un abile ritrattista, capace di ascoltare e scorgere anche le più intime emozioni e pensieri dei suoi “personaggi”. La maggior parte dei suoi soggetti erano donne dell’alta società, belle, eleganti e sotto gli occhi di tutti, ma lui fu capace di coglierne l’irrequietezza, la melanconia, a volte la tristezza, restituendone sempre un’immagine delicata, raffinata e profonda. Altri soggetti che compaiono ritratti nelle sue tele sono uomini graduati, personaggi del mondo della musica e del teatro, passanti in strada e avventori nei caffè.

La mostra, ideata e sviluppata su un registro narrativo cronologico e tematico, permettere al visitatore di osservare innanzitutto una ricca raccolta di opere, quasi una novantina, espressione dello sviluppo e dell’evoluzione della maniera del Boldini, ma soprattutto volta a esaltare l’abilità del pittore nel carpire e rendere in pittura l’unicità della bellezza femminile e nello svelare l’anima dei nobili e celebri protagonisti della sua epoca in modo intimo, profondo. Alcune delle celebri opere osservabili in mostra sono il ritratto di Mademoiselle De Nemidoff (1908), Ritratto dell’attrice Alice Regnault (1884), La contessa Beatrice Susanna Henriette van Van Bylandt (1903), La contessa De Rasty coricata (1880 ca.), La camicetta di voile (1906 ca.).

 

L’esposizione di un numero così cospicuo di opere è stata possibile grazie alla disponibilità di collezioni pubbliche e private e di alcuni importanti prestatori, come il Museo Archives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara, Musei di Nervi – Galleria d’arte Moderna – GAM di Genova, Ca’ la Ghironda – ModernArtMuseum.

Interessanti sono inoltre i confronti creati direttamente in sala con alcuni artisti contemporanei al Boldini, i quali permetteno al visitatore di immergersi completamente nel periodo artistico in cui vissero il pittore e i colleghi. È possibile quindi osservare opere di Vittorio Matteo Corcos, Federico Zandomeneghi, Gustave Leonard De Jonghe, Raimundo de Madrazo, Pompeo Massani, Gaetano Esposito, Salvatore Postiglione, José Villegas I Cordero, Alessandro Rontini, Ettore Tito, Cesare Saccaggi, Paul Cesar Helleu e Giuseppe Giani.

Il progetto espositivo strutturato in seno alla mostra offre la possibilità di compiere un triplice viaggio: quello nella vita dell’artista ferrarese, iniziata a Ferrara e terminata nella fervente e prosperosa città di Parigi, quello nella Belle Époque, periodo di sviluppo sociale e culturale che ebbe eco in tutta Europa, e quello, forse il più evidente di tutta l’esposizione, nell’universo femminile. A emergere infatti è proprio la sensibilità con cui vengono restituite queste immagini di una bellezza unica, attraverso pennellate veloci e frenetiche, definite vere e proprie sciabolate di colore.

Il percorso espositivo è stato quindi strutturato in sette sezioni tematiche, ciascuna delle quali porta un titolo significativo: Il viaggio da Ferrara a Firenze, verso Parigi; La Maison Goupil; La fine del rapporto con Berthe, Gabrielle e i caffè chantant; Il “soffio vitale”, dal ritratto al paesaggio; Il segno come struttura di uno stile; Il gusto fin de siècle; Le nouveau siècle.

Ciascuna sezione racconta quindi parte della vita del pittore e della sua produzione artistica: si parte con il suo autoritratto in giovane età, per procedere con gli sviluppi creativi e stilistici compiuti grazie ai suoi spostamenti e viaggi. Dalla città natale, infatti, si spostò circa ventenne a Firenze, dove entrò in contatto con i rappresentati del movimento dei Macchiaioli, dai quali apprese i giochi luministici, per poi viaggiare tra Parigi e Londra ed infine stabilirsi definitivamente a Parigi, dove divenne uno dei pittori più ricercati e noti del tempo.

 

Il suo rapporto con le donne fu caratterizzato da diverse relazioni con alcune donne bellissime ed interessanti, alcune delle quali amanti e poi compagne, muse e protagoniste dei suoi dipinti. Il suo savoir fair con le donne gli permise di entrare in sintonia con tutte le dame che passarono per il suo atelier: se dapprima entravano intimorite e intimidite nello studio per la sessione del ritratto, grazie al modo di conversare del pittore erano in grado di liberarsi dalle rigide regole di comportamento della società, concedendosi a volte un momento di sfogo, di divertimento, e nell’attimo fuggente di un loro sorriso, di un loro pianto o sguardo malinconico Boldini era capace di catturarlo e rappresentarlo dinamicamente sulla tela. Quelli di Boldini sono quindi ritratti di persone piene di vita, animate da un fuoco interiore, soprattutto per quanto riguarda la sfera femminile: il pittore ne riesce a rappresentare la condizione sociale, le vicissitudini e il loro essere coscienti di essere protagoniste del progresso del loro tempo, quello dell’emancipazione femminile.

 

Una volta usciti dalla mostra la sensazione è quella di essere stati catapultati fuori da un turbinio di emozioni, di colori, di musiche e suoni, grazie proprio alla sensibilità con cui il pittore riusciva a rappresentare l’anima delle persone con le sue pennellate veloci, vorticose e potenti, cariche di sentimento ed emozione, restituendo l’atmosfera di quella che era un’era movimentata e piena come quella la Bella Époque.

 

 

 

Info utili sulla mostra

Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28
40123 Bologna

Sito

www.palazzoalbergati.com

Date al pubblico

29 ottobre 2021 – 13 marzo 2022

Orario apertura

Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)

 

Aperture straordinarie

Lunedì 1 novembre 10.00 – 20.00

Mercoledì 8 dicembre 10.00 – 20.00

Venerdì 24 dicembre 10.00 – 17.00

Sabato 25 dicembre 16.00 – 20.00

Domenica 26 dicembre 10.00 – 20.00

Venerdì 31 dicembre 10.00 – 17.00

Sabato 1 gennaio 10.00 – 20.00

Giovedì 6 gennaio 10.00 – 20.00

Quanto ti è piaciuto l'articolo?

Fai clic su una stella per votarla!

Media dei voti: 3.3 / 5. Totale: 3

Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.