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A cura di Valentina Fantoni

 

La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna

 

In occasione della mostra Vetri dal Rinascimento all’Ottocento sarà possibile ammirare, per la prima volta, all’interno degli spazi espositivi del Museo Civico Medievale di Bologna, l’intera ed inedita collezione Cappagli Serretti, una preziosissima raccolta di 117 vetri, databili dal XVII al XIX secolo.

La mostra, promossa in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Mark Gregory D’Apuzzo (conservatore Museo Davia Bargellini, Bologna), Massimo Medica (direttore Museo Civico Medievale e Museo Davia Bargellini, Bologna) e Mauro Stocco (conservatore Museo del Vetro, Murano) ha permesso un fecondo dialogo non solo tra le istituzioni ma anche tra i loro staff.

Il nucleo collezionistico (oltre 150 pezzi tra singoli manufatti, coppie e servizi da tavolo) mostra in tutta la sua raffinatezza ed eleganza lo sviluppo e l’evoluzione delle tecniche e degli stili dell’arte vetraria non solo italiana, e quindi veneziana, ma anche europea, ovvero inglese, spagnola e boema.

La collezione Cappagli Serretti è stata acquisita dall’Istituzione Bologna Musei nel 2020, grazie alla donazione di Liana Serretti, che, in seguito alla scomparsa del marito Bruno Cappagli, decise di mantenere integra la raccolta donandola ai Musei Civici d’Arte Antica di Bologna, ed in particolare al Museo Civico Medievale. In questo modo il nucleo recentemente acquisito va ad incrementare e ad arricchire la già notevole collezione permanente di vetri all’interno dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna (Museo Civico Medievale, Museo Davia-Bargellini). La collezione Cappagli Serretti, oltre a distinguersi per il suo pregio e per il considerevole numero di oggetti di altissima qualità artistica, si contraddistingue per una varietà che consente di offrire una panoramica delle principali manifatture europee dal Seicento all’Ottocento. Percorrendo la mostra, infatti, è possibile apprezzare le varie ed interessanti evoluzioni delle forme e degli stili non solo dell’orizzonte italiano, ma anche dei contesti anglosassone e spagnolo del Settecento nonché della produzione boema dell’Ottocento. Inoltre, è possibile cogliere come le varie manifatture sparse sul territorio europeo non fossero le une isolate dalle altre, bensì come si trovassero, in realtà, in una stretta relazione dovuta alla condivisione di tecniche, forme e motivi decorativi, pur nel mantenimento di caratteri specifici relativi alle differenti condizioni storiche, politiche e sociali di ogni paese.

A spiccare, all’interno della collezione, è il nucleo relativo alle opere del Seicento veneziano: le opere, così possono essere chiamate per il loro valore e per la loro bellezza, realizzate in questo periodo dai vetrai veneziani sono conosciute per il loro stile fantasioso, a volte anche bizzarro, la cui funzione decorativa non sempre si adattava a quella d’uso.

 

Un altro fenomeno ben documentato dagli oggetti presenti nella collezione è quello della produzione veneziana ed europea del Settecento, a imitazione di quella boema. Il fenomeno, ancora poco studiato – grande merito della mostra è aver offerto delle buone basi per alcune asserzioni – si manifestò in seguito alla crisi dell’industria veneziana e all’affermazione di nuovi centri di produzione, che apportarono cambiamenti sia a livello di gusti che di forme. Per mantenersi al passo con le novità boeme, il resto d’Europa cercò di allinearsi, imitando così la nuova manifattura. La grande svolta che segnò questo fenomeno è da ricondurre alla scoperta di nuove tecniche, principalmente legate all’utilizzo di nuovi materiali nel processo di composizione delle paste vitree, che superarono appunto quella veneziana.

 

Un altro aspetto molto interessante e curioso della collezione è la compresenza di pezzi estremamente pregiati ed oggetti di uso più comune, a testimonianza del gusto ecclettico proprio dei coniugi Cappagli Serretti. È possibile, in mostra, osservare, accanto ad oggetti che un tempo risiedevano sulle tavole aristocratiche e borghesi, come le alzate, le bottiglie, i calici e le fiasche e i bicchieri dal vario uso (da vino, da liquore) e vetri di presentazione, d’apparato e reliquiari, altri vetri – questi ultimi utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio – ovvero storte, imbuti, versatoi, fialette per oli essenziali.

 

La scelta per l’allestimento di questa collezione, tanto unica quanto importante, ha avuto come linea guida principale il desiderio di mantenere intatto il gusto dei suoi collezionisti, per permettere una visione d’insieme allo spettatore. La mostra si pone dunque come occasione per avvicinarsi all’affascinante mondo del vetro, per scoprire e conoscerne le tecniche di lavorazione, i segreti, e la fragile bellezza di questa moltitudine di oggetti, che possono essere definiti come vere e proprie opere d’arte.

 

 

Informazioni utili per visitare la mostra

Periodo

13 novembre 2021 – 18 aprile 2022

Sede

Museo Civico Medievale
Via Manzoni 4 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193916 / 2193930

[email protected]

www.museibologna.it/arteantica

 

Ingresso

Intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale giovani tra 18 e 25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura

 

Orari di apertura

Martedì, giovedì h 10.00-14.00

Mercoledì, venerdì h 14.00-19.00

Sabato, domenica, festivi h 10.00-19.00

Chiuso lunedì non festivi, Natale

 

Calendario visite guidate

Sabato 13 novembre 2021 h 10.00 *

Venerdì 19 novembre 2021 h 17.00 *

Sabato 11 dicembre 2021 h 10.00

Sabato 18 dicembre 2021 h 10.00

Sabato 8 gennaio 2022 h 10.00 *

Sabato 15 gennaio 2022 h 10.00

Sabato 5 febbraio 2022 h 10.00

Sabato 19 febbraio 2022 h 10.00 *

Sabato 5 marzo 2022 h 10.00

Sabato 19 marzo 2022 h 10.00 *
Sabato 2 aprile 2022 h 10.00
Sabato 16 aprile 2022 h 10.00 *

*A cura di “Senza Titolo” S.r.l.
Prenotazione obbligatoria: tel. 051 2193930 (dal martedì al venerdì h 9.00-14.00).

Prenotazioni per gruppi organizzati: [email protected].

Lo svolgimento delle attività̀ è subordinato all’evolversi delle disposizioni governative in merito all’emergenza sanitaria in corso.

 

Calendario conferenze

Mercoledì 19 gennaio 2022 h 17.00
Mauro Stocco
L’arte del vetro a Murano tra Rinascimento e Barocco

 

Mercoledì 26 gennaio 2022 h 17.00
Paola Goretti
Docile all’infinito soffio: d’Annunzio e l’arte del vetro

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