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A cura di Mirco Guarnieri

 

 

Il Padiglione d’Arte Contemporanea ospita, dal 27 marzo al 29 maggio 2022, OUT OF TIME. RIPARTIRE DALLA NATURA, concepita in occasione della XIX edizione della Biennale Donna. La mostra, a cura di Silvia Cirelli e Catalina Golban, è stata organizzata da UDI (Unione Donne in Italia) e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte.
In mostra sono esposti i lavori di cinque artiste che, ognuna proponendo una chiave di lettura individuale, hanno posto l’attenzione sulle diverse modalità con cui l’essere umano ha manipolato la natura, nella sua ricerca di supremazia, e le conseguenti ripercussioni sull’ambiente e sul tessuto sociale.

L’artista che apre la rassegna è l’islandese Ragna Róbertsdóttir, che per i suoi lavori impiega materiali naturali – pietra pomice, lava, vetro, ossidiana e rocce vulcaniche – rielaborandoli secondo un taglio essenziale, minimalista. È proprio dall’utilizzo di tali materiali che l’artista tenta di recuperare un legame forte, intimo e viscerale con la terra, con il mondo naturale.

 

La mostra prosegue con la pratica di Anaïs Tondeur, il cui approccio artistico è di derivazione scientifica, nonché frutto di studi condotti con professionisti di geologia, oceanografia e antropologia. In mostra è esposto Pétrichor ou l’oudeur des terres de Meuilly-sur-Marne, del 2017, un’installazione che è la testimonianza figurativa della sua indagine scientifica su quelle che sono le tracce del petricore, ovvero l’odore della pioggia sul suolo asciutto.

 

Al piano superiore del Padiglione d’Arte Contemporanea, invece, troviamo le opere di Mónica De Mirande, portoghese di origini angolane. È l’eredità africana a costituire il punto dipartenza per la riflessione di De Mirande, desiderosa di esplorare l’evoluzione ambientale e antropologica di luoghi indissolubilmente segnati con la violenta stagione del colonialismo. Sono proprio le linee di convergenza tra stratificazione sociale e cambiamento dell’ecosistema ad interessare l’artista, la quale arriva a proporre le sue “geografie emozionali”, ovvero delle narrazioni urbane che seguono intimi processi identitari.

 

Quello della polacca Diana Lelonek è uno sguardo da un lato fortemente critico nei confronti dei processi di sovrapproduzione, dall’altro indirizzato alla ricerca di soluzioni alternative che possano garantire una convivenza serena, una coesistenza tra mondo antropico e scenari naturali dettata dall’empatia e dalla presa di coscienza dell’interdipendenza tra specie e dell’accettazione di uno scenario trasversale, che si ponga, rispetto alle condizioni attuali, in una posizione di chiara rottura.

 

 

A chiudere la mostra, infine, il lavoro di Christina Kubisch, una delle figure più incisive nel panorama della sound art tedesca. L’artista è riuscita a proiettare un “paesaggio acustico” attraverso il suono, indagando sull’inquinamento acustico silenzioso. Attraverso l’utilizzo di cuffie, Kubisch permette allo spettatore-ascoltatore di comprendere lo stato di saturazione elettromagnetica attorno a noi.

 

 

Informazioni mostra

27 Marzo – 29 Maggio 2022

Padiglione d’Arte Contemporanea

Corso Porta Mare 5, Ferrara

 

Orari di apertura

10.00 – 18.00, chiuso il lunedì

Aperto anche il 18 e 25 aprile, 1 maggio

 

Tariffe

Intero: 5 €

Ridotto e gruppi: 3 €

 

Informazioni
Tel 0532 244949
[email protected]
www.artemoderna.comune.fe.it

 

Prenotazioni singoli visitatori e gruppi
https://prenotazionemusei.comune.fe.it/

oppure

Ufficio Informazioni e Prenotazioni Ferrara Mostre e Musei
Tel 0532 244949
(con orario lunedì-venerdì 9 – 13; martedì e giovedì pomeriggio 15 – 17; chiuso sabato e festivi)

La prenotazione è consigliata ed è gratuita

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