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A cura di Mirco Guarnieri

Introduzione

In questo articolo si parlerà dell’edificio simbolo di Ferrara e del potere degli Este: il Castello di San Michele, meglio noto come Castello Estense di Ferrara, fatto costruire durante il governo di Niccolò II d’Este, marchese di Ferrara dal 1361 al 1388.

Il Castello Estense di Ferrara: storia

Nel 1385 a Ferrara vi fu una grande sommossa popolare a causa dell’innalzamento delle tasse da parte di Niccolò II d’Este, che portò alla morte di Tommaso da Tortona, consigliere di quest’ultimo e responsabile dell’esazione delle tasse.

Per timore di perdere il controllo della città, il marchese affidò all’architetto Bartolino da Novara il progetto di una fortezza che permettesse la difesa di Ferrara e degli Este dalle rivolte interne e dagli attacchi dei nemici provenienti dall’esterno.

Da Torre-Rocca a Castello Militare

La zona di costruzione del castello si trovava tra il Palazzo Ducale e le mura settentrionali della città, dove erano situati la già esistente Torre (poi divenuta Rocca) dei Leoni, l’omonima porta d’accesso alla città e il piccolo borgo di San Giuliano, che venne raso al suolo dopo che il marchese ebbe acquistato il terreno per la realizzazione della struttura.

Torre dei Leoni e rivellino Nord. Credits: Elisa Catozzi (www.elisacatozzi.com).

I lavori di costruzione iniziarono il 29 settembre 1385, giorno di San Michele, con l’innalzamento di altre tre torri di egual grandezza e altezza (tre piani ciascuna), posizionate a quadrilatero e collegate tra loro attraverso corpi di fabbrica alti due piani: la Torre di Santa Caterina a nord-ovest, la Torre di San Paolo a sud-ovest e la Torre Marchesana a sud-est.

Di fianco ad esse vennero realizzati degli avancorpi di altezza uguale a quella dei corpi di fabbrica, e dei rivellini collegati tra loro con ponti levatoi posti a protezione delle quattro entrate che conducono al cortile interno, mentre a proteggere gli spalti posti agli ultimi piani di torri e corpi fabbricati vennero create delle merlature sporgenti sostenute da beccatelli.

Sotto la Torre dei Leoni erano presenti le carceri, riservate a prigionieri di alto rango sociale (i comuni cittadini venivano imprigionati nelle galere del Palazzo della Ragione). Al loro interno vennero rinchiusi personaggi come gli amanti Ugo Aldobrandino e Parisina Malatesta, figlio e seconda moglie di Niccolò III d’Este fatti poi decapitare nella Torre Marchesana, e Ferrante d’Este assieme a don Giulio per aver congiurato nel 1506 all’assassinio contro i fratelli Alfonso I e Ippolito I d’Este.

Gaetano Previati, Decapitazione di Ugo e Parisina, 1913 ca, Museo Civico Giovanni Fattori, Livorno.

Tutta la struttura poggia sui sotterranei, realizzati con volte a botte, in funzione di magazzino e approdo delle imbarcazioni, essendo questi in collegamento con il fossato che circondava il castello e il canale oltre le mura settentrionali (attuale Corso Giovecca – Viale Cavour).

Oltre ai magazzini nei sotterranei, vi erano armerie, officine, scuderie e magazzini situati al piano terra e nel cortile, mentre al primo piano erano collocati gli alloggi delle truppe estensi.

Venne anche realizzato un passaggio rialzato, noto come Via Coperta, tra il Palazzo Ducale e il castello, per permettere agli Este di raggiungere quest’ultimo edificio in casi di pericolo.

Per comprendere al meglio com’era l’aspetto del Castello Estense di Ferrara bisogna prendere ad esempio il castello di San Giorgio a Mantova, realizzato dallo stesso Bartolino da Novara nel 1395.

Antonio Frizzi, città antica di Ferrara (acquaforte), da Memorie per la storia di Ferrara, 1787.

Da Castello militare a Residenza degli Este

Il 1° settembre 1476 Niccolò d’Este, nipote di Ercole I d’Este, duca di Ferrara, provò ad occupare il Palazzo Ducale per impadronirsi della città. Eleonora d’Aragona, moglie del duca di Ferrara, riuscì a rifugiarsi con i figli Alfonso, Isabella e Beatrice all’interno del castello di San Michele attraverso il passaggio rialzato, rendendo ogni tentativo di Niccolò vano.

Dopo questo episodio, la residenza degli Este si spostò dal Palazzo Ducale al Castello di San Michele.

L’arrivo di Biagio Rossetti nel 1483 presso la corte estense portò una ventata di innovazione e sviluppo urbanistico in tutta la città. Con l’espansione urbana rivolta a nord (Addizione Erculea), il Castello Estense di Ferrara divenne il centro della città, subendo modifiche esterne ed interne: venne raddoppiato il corpo di fabbrica tra la Torre dei leoni e quella Marchesana, le sale della fortezza divennero appartamenti per la gli Este e la loro corte, in particolare si lavorò alla decorazione dell’appartamento di Eleonora d’Aragona. Sempre per la duchessa vennero iniziati i lavori del Giardino e Loggia degli Aranci, completati sotto il governo del figlio Alfonso I. Nel cortile interno venne realizzato un loggiato, trasferendo scuderie, officine e armerie all’esterno dell’edificio, mentre iniziarono i lavori di ampliamento della Via Coperta, che portarono alla realizzazione degli appartamenti del duca, dove si trovano i più famosi Camerini d’Alabastro.

Con la morte del padre nel 1505, Alfonso I d’Este, divenne signore di Ferrara. Sotto il suo governo vennero rimodernati gli appartamenti della madre e delle sue due mogli, Anna Sforza e Lucrezia Borgia, oltre al riallestimento di altre sale per la realizzazione di un’armeria, un’oreficeria e una spezieria; si completò infine l’ampliamento dei Camerini d’Alabastro, facendoli diventare un importante scrigno ricolmo di opere inestimabili realizzate dai più grandi pittori del tempo come Battista e Dosso Dossi, Tiziano, Giovanni Bellini e tanti altri.

Ercole II, figlio di Alfonso I si occupò della decorazione delle sale del Castello Estense, facendo realizzare affreschi di assoluta bellezza da pittori del calibro di Girolamo da Carpi, Benvenuto Tisi detto “il Garofalo”, Battista Dossi e Camillo Lippi. In particolare dopo l’incendio del 1554 assieme al suo architetto di corte intervennero sulla ristrutturazione dei solai e sull’aspetto esteriore, rendendo il castello molto simile a quello che si può ammirare ora.

Castello Estense. Primo piano: Torre dei Leoni. Secondo piano: Torre Marchesana (sx) e Torre Santa Caterina (dx). Credits: Elisa Catozzi (www.elisacatozzi.com).

Durante l’ultimo governo estense, esercitato da Alfonso II, assieme all’architetto di corte si dovette lavorare alla riparazione dei danni dovuti al terremoto che colpì la città nel 1570. Vi furono rinnovamenti presso i Camerini d’Alabastro e la Sala del Governo, realizzata in precedenza dal padre, oltre alle decorazioni per la stanza dello Specchio, nonché appartamento del duca e la Cappella Ducale tra il 1590-91 .

Il Castello Estense di Ferrara dalla Devoluzione ai giorni nostri

La morte di Alfonso II nel 1597 e la mancanza di eredi diretti portarono papa Clemente VIII ad inglobare il Ducato di Ferrara allo Stato Pontificio, cacciando gli Este dalla città.

Da quel momento il Castello Estense assunse il ruolo di sede dei Cardinali legati. Non vennero apportate molte modifiche dal punto di vista architettonico, se non un balcone ligneo di piccole dimensioni, realizzato nel 1773, che permetteva la vista della Porta degli Angeli alla fine dell’attuale corso Ercole I d’Este, la Porta ad est alla fine di Corso Giovecca e la Porta Ovest alla fine del canale Panfilio (ora Viale Cavour).

Con l’arrivo dei francesi, alla fine del XVIII secolo, alcune aree del Castello Estense di Ferrara assunsero la funzione di residenze private, mentre con gli austriaci la dimora tornò ad avere il ruolo che aveva avuto sotto lo Stato Pontificio.

Con l’annessione di Ferrara al Regno d’Italia il Castello Estense venne utilizzato come sedi di uffici di enti locali e statali, per poi ricevere interventi di restauro e assumere una funzione museale dagli anni ’80 del Novecento per mano della Provincia di Ferrara.

Dal 1995 il Castello Estense di Ferrara e la città fanno parte della lista UNESCO dei siti patrimonio mondiale dell’umanità.

 

Bibliografia

Marco Borella, Il Castello di Ferrara, 1987, Patrocinio Amministrazione Provinciale di Ferrara.

 

Sitografia

https://www.castelloestense.it/it/il-castello/la-storia

https://www.informagiovani-italia.com/castello_estense_ferrara.htm

 

Per le foto del Castello Estense e del cortile interno si ringrazia Elisa Catozzi

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